equiseto

(Equisetum arvense L.)
equiseto (Equisetum arvense L.)

L’equiseto è consigliato come diuretico per curare le infiammazioni e le infezioni delle vie urinarie.  Per la sua ricchezza di sali minerali è un valido remineralizzante da utilizzare in presenza di osteoporosi, nei postumi di fratture ossee e in caso di unghie e capelli fragili. Queste proprietà sono da attribuire al suo buon contenuto di silicio, un minerale fondamentale per la formazione e la rimineralizzazione del sistema osteo-articolare e dei tessuti duri, come unghie e capelli. La sua assunzione è quindi indicata in caso di fragilità delle unghie, perdita dei capelli, alopecia, accrescimento scheletrico degli adolescenti, postumi di fratture, artrosi e tendiniti.
Le proprietà diuretiche dell’equiseto, invece, sono da attribuire al buon contenuto di potassio e flavonoidi, che sono responsabili dell'incremento della diuresi. Diversamente da altri diuretici naturali, l’equiseto aiuta ad eliminare le tossine, in particolare gli acidi urici, e nel contempo a riminineralizzare, quindi procede a una depurazione dell’organismo senza provocarne un’ulteriore devitalizzazione.
L’equiseto inoltre facilita l’espulsione dei calcoli renali piccoli di consistenza sabbiosa ed è indicato per “sgonfiare” gambe e caviglie pesanti.
Questa pianta è detta anche Coda di Cavallo. Il nome deriva dai due termini latini “equi” (cavallo) e “saeta” (letteralmente: crine) ed allude alla forma curiosa di questa piccola pianta erbacea, molto diffusa in Italia e, in generale, in Europa, Nord-America ed Asia.