La rosa canina o rosa selvatica è una pianta spontanea che deve l’appellativo botanico “canina” a Plinio il Vecchio, che riportava di un soldato romano morso da un cane e guarito dalla rabbia grazie all’assunzione di un decotto di radici di rosa. La rosa canina era già allora apprezzata per la sua efficacia nel rafforzare le difese dell'organismo contro infezioni e in particolare contro il comune raffreddore.
Per la produzione di infusi viene utilizzata unicamente la buccia dei suoi frutti, detti cinorrodonti. Più maturi sono i frutti e più alto è il loro contenuto di fruttosio e acido citrico, così come di un’alta percentuale di vitamina C che contribuisce al rafforzamento delle difese naturali dell’organismo. Il suo infuso è molto apprezzato per la sua ricchezza di polifenoli e antiossidanti che combattono gli effetti dannosi dei radicali liberi. Il suo utilizzo, inoltre, aiuta a mantenere una buona flessibilità e mobilità articolare.
Ha proprietà antinfiammatorie e immunomodulanti, ovvero regola la risposta immunitaria dell’organismo presentandosi perciò quale rimedio efficace contro tutte le forme di allergia. L’azione vitaminizzante si lega a quella antiossidante dei bioflavonoidi che ottimizzano la circolazione sanguigna. La rosa canina si presenta inoltre come un eccellente tonico contro la stanchezza e stimola l’eliminazione delle tossine attraverso la diuresi.